14 -15 dicembre 2022 – Bridging Gaps in Community Mental Healthcare: Towards a Shared Path for Mental Wellbeing in Sudan, Cameroon, Chad and Central African Republic

Si e' svolta a Trieste - lo scorso 14 e 15 dicembre 2022- nella suggestiva cornice del Teatro Franco e Franca Basaglia la conferenza dal titolo “Bridging Gaps in Community Mental Healthcare: Towards a Shared Path for Mental Wellbeing in Sudan, Cameroon, Chad and Central African Republic” organizzata dalla sede AICS Khartoum insieme all'area salute mentale del DAI DSM di ASU GI di Trieste. Professionisti internazionali provenienti da Sudan, Camerun, Ciad e CAR hanno condiviso il loro sapere e le loro esperienze evidenziando un obiettivo comune: creare un sistema di salute mentale funzionale, resiliente e altamente reattivo..

Grande attenzione è stata prestata alle concettualizzazioni interculturali della salute mentale e a come includerle negli interventi e nei programmi locali e internazionali. Michele Morana, responsabile AICS Cooperazione Khartoum con competenza per Eritrea-Camerun-RCA e Chad, ha affermato che “quasi il 50% del nostro budget è dedicato ad interventi nel settore sanitario, con una particolare attenzione alla salute mentale”.

Ampio spazio è stato altresì dedicato alla stigmatizzazione e all'esclusione sociale che le persone con problemi di salute mentale devono affrontare, spesso impedendo loro di accedere alle cure.
Gli esperti hanno avuto modo di affrontare la relazione tra medicina moderna e tradizionale e sul ruolo che i guaritori tradizionali possono svolgere nell'identificazione e nell'intervento precoci.
I rappresentanti del DSM Trieste hanno illustrato in dettaglio la struttura del Dipartimento di salute mentale di Trieste, la cui caratteristica principale è quella di mettere al primo posto le persone e i cui servizi sono saldamente radicati nella comunità. “Un ritardo nell'accesso a cure adeguate è una delle maggiori sfide nel settore della salute mentale” ha sottolineato Alessandra Oretti, vicedirettore del DAI DSM. Il progetto riabilitativo e terapeutico personalizzato, frutto di questo approccio centrato sulla persona, è un potente strumento per responsabilizzare le persone con problemi di salute mentale, trasmettendo speranza e ottimismo per il futuro.

Il secondo e ultimo giorno dell'evento, la Dott.ssa Alessandra Oretti, ha concluso affermando che “abbiamo avuto modo di confrontarci su diversi aspetti, situazioni e temi riguardanti la salute mentale. Questi scambi hanno confermato l'importanza di promuovere un approccio integrato a più livelli, mettendo in rete le diverse risorse di individui, famiglie e comunità, ma allo stesso tempo concentrandosi su principi universali. Questa è la sfida oggi per affrontare i problemi di salute mentale in qualsiasi parte del mondo, e ancora di più nei paesi che affrontano tali sfide con risorse limitate".

“Questo convegno rappresenta un importante punto di partenza” ha riferito Michele Morana, Direttore AICS Khartoum. “Dalle esperienze dei nostri ospiti internazionali sono emersi spunti interessanti che hanno presentato il contesto dei propri paesi, le difficoltà e le potenzialità, mostrando il loro forte impegno e dedizione nella lotta contro la stigmatizzazione, gli stereotipi e i pregiudizi nei confronti della salute mentale. Spero che questa prima collaborazione apra la strada a un lavoro congiunto in collaborazione con attori diversi provenienti da background e paesi diversi per il lancio di nuove iniziative nel campo della salute mentale promuovendo il concetto di Leave No One Behind” ha concluso il direttore di AICS Khartoum.

Nel corso della conferenza e' stato presentato lo studio “Salute mentale e accesso ai servizi di salute di base” che la sede AICS di Khartoum ha progettato e realizzato - nell’arco di un periodo di alcuni mesi, dal novembre 2020 al marzo 2021 - in stretta collaborazione con il Ministero della Salute dello Stato di Kassala, uno degli Stati della fascia orientale del Sudan confinante con l’Eritrea (la capitale Kassala si trova a breve distanza da Asmara), con una popolazione di ca 4,5 milioni abitanti e la presenza di un numero elevato di sfollati interni e rifugiati dai paesi limitrofi. Lo studio mirava a portare all'attenzione dei decisori politici le problematiche che il sistema sanitario sta affrontando nel paese, in particolare nelle regioni decentrate orientali come lo Stato di Kassala.
La capacità di rispondere ai bisogni delle persone affette da disturbi mentali allo stesso modo in cui i servizi di salute di base rispondono a qualsiasi altro disturbo di salute dipende da innumerevoli variabili, prima fra tutte la capacità di rilevare e riconoscere il bisogno. Un bisogno che emerge dalla corrispondenza tra il comportamento di ricerca della salute di una persona e la capacità dei fornitori di servizi di offrire una risposta a questo comportamento. Per la valutazione a doppio target dell'accesso alle cure è stata adottata una consistente raccolta dati quantitativi, mentre si è ritenuto utile un ulteriore approfondimento qualitativo per supportare i dati quantitativi raccolti dal lato della domanda e per comprendere il significato dato al disturbo mentale nel contesto dato (Sudan orientale).

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