19 Agosto 2024 – Giornata Mondiale dell’Aiuto Umanitario

La Giornata Mondiale dell'Aiuto Umanitario 2024, che si tiene dal 2009 ogni 19 agosto, sarà incentrata sul tema #ActForHumanity. Questo tema richiama l'attenzione sull'urgenza di proteggere sia i civili che i lavoratori umanitari nei contesti di conflitto, evidenziando le frequenti violazioni del Diritto Internazionale Umanitario. La campagna punta a sensibilizzare sull'impunità di chi perpetra violenze contro chi fornisce assistenza, sottolineando l'importanza di rispettare le norme di guerra e di perseguire i responsabili.

La giornata è anche un'occasione per riconoscere il coraggio e l'impegno dei lavoratori umanitari, che operano in condizioni spesso estremamente pericolose per aiutare le popolazioni vulnerabili. È un momento per onorare il loro lavoro e per promuovere una maggiore consapevolezza e supporto agli sforzi umanitari a livello globale.

AICS è attiva nei Paesi di intervento di questa sede con programmi e azioni umanitarie in tema di salute, sicurezzaalimentare, protezione delle popolazioni vunerabili colpite da instabilità politica e sociale, rischi climatiche e ambientali. Tutto questo è possibile anche grazie all'azione degli operatori umanitari partner dell'Agenzia che lavorano con impegno e coraggio in condizioni e situazione spesso critiche e complesse.
 
Per far conoscere meglio l'azione umanitaria di dell'Agenzia questa settimana pubblicheremo storie e immagini da progetti implementati dalle OSC in Niger, Camerun e Ciad.
 
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Camerun – Cerimonia di consegna delle apparecchiature di laboratorio per il sequenziamento al Centro Internazionale Chantal Biya

Cerimonia di consegna delle apparecchiature di laboratorio per il sequenziamento al Centro Internazionale Chantal Biya, riconosciuto dall’OMS quale centro di riferimento per la ricerca e la prevenzione del HIV e, seguito della pandemia, anche del COVID 19.
Il 50% del personale medico del CIRCB, sostenuto dalla cooperazione italiana dal 2006, è stato formato presso le università italiane.
Il titolare di sede Michele Morana ha ribadito l’impegno italiano a sostenere il centro.
Il Ministro della Salute, Malachie Manaouda, ha ringraziato l’Italia per essere stato il primo paese a sostenere il Camerun nello sviluppo e nella gestione dei laboratori medici.

Missione del Titolare di Sede – Michele Morana – in Camerun

ra il 20 e il 26 ottobre scorso ha avuto luogo la missione del Titolare di sede di AICS Khartoum, Michele Morana, in Camerun.

Questa è stata un’importante occasione di incontro con i differenti stakeholders presenti in loco. La delegazione di Khartoum, accompagnata dal personale dell’Ufficio di Programma di Yaoundé, ha infatti avuto modo di realizzare alcune visite ai progetti attualmente in corso, e di intrattenere scambi con i rappresentanti della controparte locale nonché OSC locali ed internazionali.

In particolare, nella Regione dell’Ovest del Camerun, sono stati visitati i siti di intervento delle iniziative in risposta alla crisi anglofona, ormai entrata nella sua sesta annualità, che ha costretto alla fuga più di un milione di persone, migrate nella vicina Nigeria o internamente al Camerun, nelle stesse regioni del Nord-Ovest e Sud-Ovest o nelle regioni limitrofe, prima tra tutte quella dell’Ovest, che attualmente ospita più di 84.000 sfollati. Questo inaspettato aumento della popolazione presso le comunità ospitanti ha avuto un notevole impatto soprattutto sui servizi educativi e sanitari, già precari. Le iniziative finanziate da AICS mirano quindi a garantire adeguati servizi di salute presso le strutture sanitarie locali, nonché a favorire l’accesso all’acqua potabile e assicurare appropriati servizi igienico-sanitari nelle scuole bilingui e nei centri di salute, e la promozione di buone pratiche igienico sanitarie all’interno delle comunità sfollate e ospitanti dei dipartimenti della Menoua, Noun e Bamboutos.

L’impegno di AICS nella risposta alle crisi che affliggono il Camerun si contraddistingue altresì nel sostegno ai Piani Nazionali di Risposta alle Emergenze Sanitarie che, secondo UNOCHA, colpiscono più di 1,6 milioni di persone nel Paese. In occasione della missione, si è infatti tenuta la cerimonia ufficiale di consegna del materiale biomedicale per il sequenziamento del Virus SARS-CoV-2 al Centro Internazionale di Riferimento per la Ricerca sulla Prevenzione e la Cura dell'HIV/AIDS "Chantal BIYA" (CIRCB) di Yaoundé.  Alla presenza dell’Ambasciatore italiano, Filippo Scammacca del Murgo, e del Ministro della Salute Pubblica camerunese, Dr. Malachie Manaouda, è stata sottolineata la storica e attiva cooperazione tra AICS ed il CIRCB, centro di riferimento sanitario a livello nazionale per la sorveglianza genomica, essenziale per lo sviluppo di studi clinici e di ricerca al fine di contribuire all’elaborazione di politiche nazionali sanitarie appropriate per far fronte non solo alla pandemia di Covid-19, ma altresì alle differenti epidemie e malattie trasmissibili diffuse nel Paese.

Altri importanti incontri con differenti attori locali ed internazionali si sono tenuti nel corso della missione. Di particolare rilevanza, la riunione tenuta dal Titolare di Sede di AICS Khartoum con i rappresentanti delle OSC italiane, attive in Camerun e Ciad, che sono impegnate nella risposta umanitaria in questi due Paesi di competenza dell’Ufficio di Programma di Yaoundé, nello specifico alla decennale crisi del Lago Ciad, ed alle crisi alimentari, sanitarie e climatiche che sempre più mettono a dura prova le popolazioni locali. Scambi sono stati altresì intrattenuti con i rappresentanti ministeriali locali, tra cui il Ministero della Salute Pubblica e il Ministero dell’Economia, del Planning e dello Sviluppo Regionale del Camerun.

La visita è stata quindi occasione per valorizzare e ribadire l’importante collaborazione attiva che esiste tra Camerun e Italia, nonché per identificare elementi utili al fine di sviluppare significative future sinergie e di orientare al meglio le azioni di cooperazione internazionale promosse dall’Italia nella regione sia nel settore dell’emergenza che nel medio- lungo termine.

Orti urbani in Ciad

Nel quadro del programma di emergenza finanziato da Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e ralizzato dalla OSC ACRA volto a contribuire a ridurre i fattori di vulnerabilità che incidono sul livello d'insicurezza alimentare delle popolazioni in movimento e delle comunità ospitanti di N’Djamena intensificando la produzione e le rendite ortofrutticole e accompagnando l’avvio di attività generatrici di reddito.
ACRA ha promosso le Linee Guida di genere nel settore agricolo mettendo in evidenza il ruolo primario delle donne nella sviluppo economico e sociale e agricolo delle comunita' in Ciad.

Linee Guida
Pour notre santé, mangeons les fruits et légumes
Patto di Milano
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