Il Ciad, che come il Niger si trova al 189° posto su 193 dell’Indice di Sviluppo Umano 2023/2024, è anch’esso uno dei paesi più poveri del mondo, caratterizzato da una disponibilità molto limitata di servizi sociali di base e dalla forte esposizione a rischi climatici e ambientali. Gran parte della sua popolazione soffre delle conseguenze della violenza intercomunitaria, dei flussi migratori interni e dai paesi limitrofi, dell'insicurezza alimentare e nutrizionale, delle inondazioni ed epidemie, in un contesto di transizione politica. Quasi quattro quinti della popolazione vive in aree rurali; l'economia del Ciad è, infatti, fortemente dipendente da agricoltura, allevamento e pesca che, insieme all’estrazione petrolifera, rappresentano il settore primario di produzione, pari al 60,3% del PIL.
La Cooperazione Italiana è attiva in Ciad dal 2016, portando avanti principalmente programmi binazionali di emergenza e iniziative di primissima emergenza. Le attività umanitarie sono implementate principalmente attraverso le OSC italiane presenti nel Paese concentrandosi prinicpalmente nella regione del bacino del lago Ciad, N’Djamena e Province meridionali.