La giovane Zalika Boureima fa parte dei PDI (Internally Displaced Persons) ospitati nel villaggio di Larba-Bino Zeno, comune di Gothèye. Lei è una dei cinquecento (500) beneficiari del progetto SAAJAW «donne, cooperative agroalimentari e comunità locali protagoniste della risposta alla soudure nella regione di Tillabéri 05/12500/CISV», finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e attuato dal consorzio delle ONG CISV, ACRA e FCMN NIYA.
Questa giovane mamma, che ha 18 anni, vive oggi lontano da casa, a una trentina di chilometri (30 km) dal comune rurale di Gothée. Mercoledì 19 luglio 2024, ha ricevuto un kit alimentare di 62 kg di riso, 20 kg di fagioli, 6 litri di olio e 1 kg di sale, che costituisce un'assistenza alimentare per sostenere la popolazione vulnerabile di questa zona durante questo periodo di magra 2024. Questo sostegno alimentare le permetterà di coprire le esigenze alimentari della sua famiglia all'80% del Minimum Expenditure Basket (MEB), ossia ciò di cui una famiglia ha bisogno per soddisfare i propri bisogni di base e il suo costo medio. Inoltre, beneficerà di un programma di accompagnamento per sviluppare un'attività generatrice di reddito (AGR) con un sostegno finanziario per acquistare piccoli materiali e attrezzature che le permetteranno di uscire dalla sua condizione di vulnerabilità.
Come aiutare, poi, le donne delle comunità locali a produrre cibo in maniera autonoma e autosufficiente? È anche a questa domanda a cui il Progetto SAAJAW cerca di dare una risposta fornendo sementi alle donne che hanno accesso alla terra.
Djama Mounkaila, ad esempio, ha ricevuto il 3 luglio 2024 un kit di sementi migliorate composto da 10 kg di miglio e 7,5 kg di niébé. Questo sostegno ha permesso a quest'ultima di seminare il suo appezzamento di terra di superficie media pari ad 1 ettaro. I semi proposti sono stati scelti tra le varietà locali adatte alle condizioni pedoclimatiche locali e resistenti alla siccità. Lo scopo di questa attività è quello di consentire alle duecento (200) donne capofamiglia delle comunità ospitanti dei comuni di Tillabéri e Gothèye di essere resilienti, incoraggiando le loro attività durante la stagione agricola. Tutto ciò in un'ottica di valorizzazione delle risorse locali e del potenziamento delle capacità dei beneficiari, con l’obiettivo di gettare le basi di una dinamica di sviluppo endogeno.