Nell’ambito delle attività della Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo in Camerun, si è recentemente conclusa una missione congiunta AICS & USAID-BHA di monitoraggio nella regione dell’Estremo Nord, un’area che affronta gravi emergenze umanitarie causate da conflitti, insicurezza alimentare e inondazioni. In particolare, il team AICS ha potuto monitorare l’andamento dei due progetti affidati alle OSC ACF e INTERSOS nell’ambito dell’iniziativa AID 12633 “SA-RES: iniziativa di Risposta all'Emergenza e Sostegno alla resilienza delle popolazioni vulnerabili della fascia SAheliana di Camerun e Ciad”, che mira a rafforzare la resilienza delle comunità vulnerabili del Camerun e del Ciad, attraverso interventi nei settori di dell'Agricoltura, Sicurezza Alimentare, Protezione ed Educazione.
- ACF (Action Contre la Faim), in collaborazione con il Danish Refugee Council (DRC) e associazioni locali come ASOL e Tammound, si concentra su 8 villaggi nella zona di Logone-Birni, Dipartimento di Logone-Chari. Il progetto include attività di screening nutrizionale per la malnutrizione e interventi agricoli, con l'obiettivo di migliorare la sicurezza alimentare e attività di protezione volte alla promozione della coesione sociale;
- INTERSOS, in collaborazione con PLAN International, opera su 12 villaggi nelle aree di Logone-Birni e Waza, nel Dipartimento di Logone-Chari e il Dipartimento di Mayo-Sava. Qui, l’attenzione è posta sull'educazione, la protezione e la sicurezza alimentare, con particolare riguardo ai bisogni delle famiglie vulnerabili.
Le visite di monitoraggio sul terreno hanno confermato la regolare implementazione delle attività dei due progetti sopramenzionati, avviati il giugno scorso, nonostante le difficoltà legate alla stagione delle piogge, che ha reso le strade inaccessibili in molte aree.
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Emergenza Inondazioni nell’Estremo Nord del Camerun
Fin dall’avvio della missione, le aree inondate sono risultate numerose mettendo in difficoltà la realizzazione della missione. A fine agosto, si contavano per la regione dell’Estremo Nord, 158.620 persone, ossia 8.690 famiglie e 7 perdite di vita umane (UNOCHA). Le zone più colpite includono il Dipartimento di Logone-Chari, con particolare criticità nelle sub-divisions di Goulfey, Balangoua, Makary e Mayo-Danay.Queste inondazioni hanno devastato campi agricoli, distrutto infrastrutture e provocato sfollamenti di massa, con 75.000 persone colpite solo a Logone-Chari e altre 50.000 nel Mayo-Danay. Queste calamità avranno, da un lato, ripercussioni sanitarie con rischi di diffusione di malattie idriche ed epidemie come il colera, e dall’altro, forte ripercussioni sulla produzione agricola con inevitabile impatto negativo sui livelli di sicurezza alimentare e nutrizionale nel medio e lungo termine.
Questo fa capire sempre di più l’importanza delle azioni umanitarie promosse dalla Cooperazione Italiana in Camerun in sinergia tra i diversi attori sul campo, specialmente in un contesto di vulnerabilità aggravata da catastrofi climatiche come le inondazioni. Per il futuro, sarà essenziale rafforzare la governance locale, migliorare l'accesso umanitario e sostenere le comunità nella ricostruzione delle infrastrutture e nel ripristino della produzione agricola, per prevenire ulteriori crisi alimentari e sanitarie.