40 anni del Progetto Integrato Keita: una cooperazione che continua tra Italia e Niger

Il 17 ottobre 2024 si è celebrato a Niamey un evento speciale per commemorare i 40 anni del Progetto Integrato Keita, simbolo della cooperazione storica tra Italia e Niger. Durante la conferenza intitolata "40 anni del progetto Keita: L’Italia e il Niger, una storia che continua", svoltasi nell'ambito della Giornata Italo-Nigerina, numerose autorità italiane e nigerine si sono riunite per discutere l'importanza e l'impatto di questo progetto pionieristico.

Il Progetto Keita, avviato nel 1984 e concluso nel 1999, rappresenta uno degli interventi più significativi della Cooperazione Italiana in Niger. Il progetto si concentrava sulla lotta alla desertificazione, sul miglioramento della sicurezza alimentare e sullo sviluppo sostenibile dell’agricoltura. Realizzato in collaborazione con la FAO, il Programma Alimentare Mondiale (PAM) e il Ministero dell’Agricoltura del Niger, il Progetto Keita ha avuto un impatto duraturo nella regione di Tahoua, coinvolgendo le comunità locali e promuovendo l'inclusione sociale, con un’attenzione particolare alle donne.

Archivio @FAO - Le donne di Keita costruiscono trincee per il rimboschimento

Un esempio di successo nella lotta alla desertificazione

Il Progetto Keita, con un approccio innovativo per l’epoca, ha dimostrato l'importanza della gestione integrata delle risorse naturali in contesti ambientali difficili. Attraverso interventi di riforestazione e tecniche di gestione del suolo, il progetto ha recuperato terreni desertificati, migliorando le condizioni di vita delle comunità rurali.

Il progetto ha promosso l’adozione di nuove colture, come la coltivazione delle cipolle e la piscicoltura, che hanno diversificato la dieta e creato nuove fonti di reddito per le famiglie locali. Questi interventi hanno trasformato l'economia agricola della regione e garantito una maggiore sicurezza alimentare.

Nella sua allocuzione introduttiva, il Capo missione, SE Roberto Orlando, ha ricordato l’importanza di questa conferenza come elemento culmine della Giornata italo-nigerina, che ha visto un’ampia partecipazione degli attori del sistema Italia e dei collaboratori, partner e autorità nigerini, senza i quali questa giornata non si sarebbe potuta realizzare. Il Capo missione ha ricordato come il progetto Keita sia stato la prima grande iniziativa italiana in Niger, considerato come un progetto pilota, non solo nella cooperazione italo-nigerina ma anche in altri paesi, soprattutto nell’ambito di interventi di lotta contro la desertificazione.

Un progetto ancora nella memoria collettiva

Il Titolare di sede AICS Niamey, Fabio Minniti, ha raccontato alcuni aneddoti legati al progetto, come la forte memoria collettiva che Keita ha lasciato tra la popolazione nigerina, anche tra i più giovani. Ha evidenziato come questo progetto non sia stato solo un intervento tecnico, ma anche un modello di inclusione, grazie alla partecipazione attiva delle comunità locali, in particolare delle donne. Tra i risultati di maggiore impatto, è stata citata la creazione di vivai locali, la piantumazione di migliaia di alberi e lo sviluppo di nuove attività economiche e sociali.

Durante la conferenza, due testimonianze, raccolte dalla Sede AICS di Niamey, hanno ricordato il valore duraturo del Progetto Keita. Il dott. Issaka Boubacar, Direttore Nazionale del progetto, con una video-testimonianza, toccante e ironica, ha evocato la qualità del lavoro svolto con i professionisti italiani, a partire dal Consigliere Tecnico Principale. dott. Renato Carucci, sottolineando come il coinvolgimento delle comunità locali, in particolare delle donne, e la condivisione delle decisioni delle comunità di Keita siano stati elementi fondamentali per il successo del progetto. Il dott. Adamou Ounteini Issaka, ingegnere ambientale del Ministero dell’Ambiente, Dipartimento “Eaux et Forêts”, ha invece ricordato l’approccio pedologico e metodologico del PIK  innovativo, mettendo in luce come il progetto sia servito come modello per altri interventi in diversi contesti africani.



 

Una giornata ricca di eventi

Il programma della Giornata italo-nigerina non si è limitato alla conferenza. Sin dalla mattina, erano stati allestiti una serie di stand che hanno permesso ai partecipanti di esplorare i diversi settori di cooperazione tra Italia e Niger. Erano presenti stand istituzionali come quello della Missione Bilaterale Italiana di Sostegno al Niger (MISIN), l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), Il Coordinamanto delle OSC Italiane in Niger (COIN), ICE (Istituto per il Commercio Estero), stand di cultura e università e alcune imprese italiane che hanno beneficiato della cooperazione tra i due paesi. Gli stand hanno offerto informazioni dettagliate sui progetti in corso, sui risultati raggiunti e sulle nuove opportunità di collaborazione, mettendo in luce il forte impegno dell'Italia a favore dello sviluppo sostenibile e della sicurezza in Niger.

Inoltre, la giornata è stata arricchita da ulteriori iniziative culturali e ricreative, tra cui:

  • Mostra fotografica di Massimo Listri, celebre fotografo italiano, che ha presentato una selezione di scatti rappresentativi delle sue opere più iconiche. Le fotografie, esposte in una sala dedicata, hanno offerto ai visitatori uno sguardo suggestivo sulla bellezza architettonica e artistica italiana.
  • Workshop sulla preparazione della pizza, in cui i partecipanti, sotto la guida di esperti pizzaioli, hanno potuto scoprire i segreti di una delle specialità italiane più amate al mondo.
  • Degustazione di gelato, caffè e prodotti tipici italiani

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Nuove prospettive di cooperazione

Il progetto integrato Keita, uno dei primi interventi di cooperazione allo sviluppo dell’Italia, continua ad essere una fonte di ispirazione per la nostra Cooperazione, tenendo conto di contesti cambiati nel corso degli ultimi quaranta anni.  Durante la Conferenza, il Capo Missione Orlando, alla presenza del Ministro degli Affari Esteri e dei Nigerini all’Estero, Sangaré, ha ricordato l’approvazione di due nuovi progetti, da parte Comitato Congiunto per la cooperazione allo sviluppo, i quali mirano a rafforzare la filiera del cuoio e del pellame e a promuovere la sostenibilità dei sistemi alimentari nonché il riavvio di progetti intergovernativi per lo sviluppo della filiera del pomodoro e per l’istruzione femminile, riaffermando la volontà italiana di rimanere un partner affidabile del Niger.

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