Il Niger è un paese ricco di risorse naturali e umane, con un enorme potenziale di sviluppo. L’agricoltura continua a essere il pilastro dell’economia nazionale, contribuendo per circa il 40% al PIL e impiegando quasi l’80% della popolazione attiva. La maggior parte delle attività agricole è svolta in piccole aziende familiari, spesso orientate all’autosussistenza, rendendo fondamentale il rafforzamento delle capacità produttive e l’accesso ai mercati.
Giovani e donne rappresentano il cuore pulsante di questo settore e il loro coinvolgimento è essenziale per costruire un futuro più sostenibile e inclusivo. In questa prospettiva, l’Italia rinnova il proprio impegno a sostegno del Niger con un nuovo progetto in collaborazione con la FAO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, volto a rafforzare la sicurezza alimentare, la resilienza e la sostenibilità dei sistemi produttivi.
L’iniziativa SOSIAL – Sostenibilità dei Sistemi Alimentari nella Regione di Tahoua, si inserisce in una strategia di lungo periodo che punta a migliorare la gestione delle risorse naturali, contrastare gli effetti del cambiamento climatico e favorire lo sviluppo dell’agricoltura, della silvicoltura e dell’allevamento. Lunedi 24 febbraio 2025 si è svolta la cerimonia di lancio del nuovo progetto alla presenza del Ministro dell’Agricoltura e dell’Allevamento del Niger, Colonnello Elhadji Ousmane Mahaman, della vice Capo Missione dell’Ambasciata d’Italia a Niamey, Dott.ssa Anna Quattrone, del Rappresentante ad Interim della FAO, Luc Genot e del Titolare di Sede AICS Niamey, Fabio Minniti, insieme ai rappresentanti del settore e ai partner istituzionali.
Questa nuova iniziativa si affianca ad altre azioni già avviate dalla Cooperazione Italiana per la valorizzazione delle filiere agro-silvo-pastorali in Niger. Solo nelle ultime settimane, l’Italia ha partecipato al lancio del progetto RECOMPENSE, dedicato alla filiera della pelle e del cuoio, e ha avviato il dialogo con il Ministero dell’Agricoltura e dell’Allevamento per il rilancio di due importanti interventi: uno sulla produzione di pomodoro a Tahoua e Maradi, e un altro sulla gestione delle risorse idriche, con l’ampliamento di una diga per la regolazione del fiume Sirba.
L’Italia è convinta che il futuro dell’agricoltura in Niger passi attraverso il rafforzamento delle competenze e l’innovazione nei sistemi produttivi, garantendo alle nuove generazioni strumenti concreti per contribuire allo sviluppo del paese. Il nuovo progetto con la FAO rappresenta un ulteriore passo in questa direzione, con l’obiettivo di costruire un modello agricolo sostenibile, inclusivo e resiliente.