NOW: il progetto di AVSI in Camerun per migliorare il benessere della comunità attraverso scuola e salute

Garantire accesso a servizi di salute ed educazione: è questo l’obiettivo di “NOW - Need to Operate for Wellbeing”, un progetto implementato da AVSI e finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, a sostegno di persone vulnerabili nel Sud-Ovest del Camerun.

L’iniziativa ha luogo in un contesto in cui la così detta “crisi anglofona” vede un conflitto continuo che ha inevitabilmente forzato un numero elevato di persone a doversi spostare e ha limitato il reperimento di beni e servizi di prima necessità, come cibo, educazione, salute ed igiene. L’intervento multisettoriale di emergenza, che AVSI porta avanti insieme ai suoi partner di progetto, permette nel comune di Fontem e nel villaggio di Fojumetaw, del Dipartimento di Lebialem, di ampliare l’accesso ai servizi di salute, educazione e protezione.

COME?

Dal punto di vista della salute, l’intervento prevede l’implementazione di azioni di prevenzione e cure per donne e bambini. È infatti in corso la ristrutturazione di alcuni padiglioni dell’ospedale Mary Health of Africa di Fontem; il rafforzamento delle competenze del personale sanitario dell’ospedale e del centro di salute di Fojumetaw nell’identificazione e la gestione di emergenze ostetriche, neonatali e malattie infettive; e la sensibilizzazione dello staff ad adottare un approccio psicosociale nel trattamento dei pazienti.

Per quanto riguarda gli interventi di educazione, invece, NOW prevede il potenziamento dell’offerta dei servizi educativi per i minori sfollati e residenti attraverso la riabilitazione delle aule e dei bagni della scuola secondaria Our Lady Seat of Wisdom di Fontem, permettendo così l’avvio dell’anno scolastico 2024-2025 in ambiente salubri, sicuri e accessibili. Inoltre, 10 insegnanti e 4 educatori hanno iniziato un percorso di formazione sul sostegno psicosociale e il sistema di “referral” e sullo sviluppo e rafforzamento delle competenze per la gestione del percorso educativo in contesti emergenziali, che successivamente replicheranno verso i propri colleghi.

Infine, verranno organizzati incontri di sensibilizzazione per guidare i genitori a comprendere i bisogni dei minori ed accompagnarli nel loro percorso educativo. Verrà inoltre creato un orto scolastico che possa contribuire a migliorare le condizioni nutrizionali degli studenti ed a rafforzare la loro coesione sociale, veicolando un tipo di apprendimento che sia più pratico e concreto.

ACRA in Ciad con il progetto “Una strategia sostenibile per le popolazioni vulnerabili di N’Djamena: azioni multisettoriali per prevenire le crisi alimentari e climatiche”

La Cooperativa di Djourmai - Foureya è costituita da un gruppo di donne agricoltrici attive nel 9° arrondissement della città di N’Djamena in Ciad. Le 89 donne che compongono la cooperativa si occupano della coltivazione di vari ortaggi su un sito orticolo destinato alla produzione e all’autoconsumo o vendita sui mercati locali.

Nella città di N’Djamena l’attività orticola urbana rappresenta infatti una fonte di sostentamento importante per i produttori locali, i quali soffrono tuttavia della mancanza di competenze tecniche appropriate per la diversificazione dei prodotti orticoli e per l’implementazione di buone pratiche agro-ecologiche.

Congiuntamente ad altri due gruppi di agricoltori, il progetto prevede di sostenere la cooperativa attraverso formazioni in agro-ecologia e tecniche di coltivazione resilienti, fornendo ai beneficiari le competenze e gli strumenti necessari per la selezione e impiego di sementi locali e per la produzione di alimenti sani e ad alto valore nutrizionale.

L’appoggio alla Cooperativa rientra nelle azioni portate avanti da ACRA nel quadro del progetto “Una strategia sostenibile per le popolazioni vulnerabili di N'Djamena: azioni multisettoriali per prevenire le crisi alimentari e climatiche” AID 12633, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e implementato da ACRA in partenariato con il Comune di N’Djamena, con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza alimentare e nutrizionale della popolazione della città e di sostenere la sua capacità di prevenzione degli effetti degli shock agro-climatici.

13 Maggio – Giornata Nazionale della Donna Nigerina

In Niger, la Giornata Nazionale della Donna Nigerina, che si celebra il 13 maggio, ha un proprio statuto accanto alla Giornata internazionale della donna. Questa giornata simboleggia la storica marcia del 13 maggio 1991 attraverso la quale le donne in Niger hanno chiesto e ottenuto una maggiore rappresentanza nella Commissione preparatoria della Conferenza Nazionale Sovrana, tenutasi dal 29 luglio al 3 novembre 1991.

Per questa edizione 2024, l’ufficio AICS di Niamey ha supportato l’organizzazione di un evento promosso da Regno Unito con la collaborazione di Belgio e Paesi Bassi, con l’obiettivo non solo di celebrare i successi delle donne, ma anche di ricordare la necessità di sostenere e incoraggiare le donne nigerine nel loro cammino verso un futuro più equo e inclusivo.

L’evento ha dato spazio a 4 tavoli di discussione incentrati sulle tematiche: 1) Donne – Pace – Sicurezza  2) Donne e Salute 3) Donne nella Risposta umanitaria 4) Donne in ambito rurale.

Ad apportare un contributo consistente e significativo alle discussioni tematiche sono state donne nigerine rappresentanti di organizzazioni locali e internazionali focalizzate su sviluppo ed emergenza, leader comunitarie, esperte in salute, questione di genere e inclusività femminile in am bito rurale.

AICS conferma l’impegno a supportare le donne nelle zone rurali del Niger. A testimonianza della nostra azione erano presenti le rappresentanti di CBM Italia e dell’ ONG Demi-E, implicate nel progetto Donne e persone con disabilità in azione per un sistema agropastorale ecosostenibile, finanziato da Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e implementato da un consorzio di partner italiani e locali, tra cui ACRA CISP Sviluppo dei Popoli Fédération Nigérienne des Personnes Handicapées – FNPH Kankara e che vede CBM come capofila e Demi-E partner tecnico. L’iniziativa propone di rafforzare la sicurezza alimentare e nutrizionale tramite un sistema agropastorale ecosostenibile. Con un occhio di riguardo alle persone più vulnerabili, in particolare donne e persone con disabilità, il progetto mira a migliorare l’accesso all’acqua potabile e a promuovere pratiche agricole resilienti e sostenibili. Si sviluppa attraverso una stretta collaborazione con organizzazioni locali e internazionali, rispondendo così alle esigenze specifiche identificate nei piani di sviluppo locali e allineandosi con le priorità dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. Questo impegno congiunto non solo punta a incrementare la produzione alimentare locale ma anche a promuovere l’integrazione socio-economica delle persone con disabilità, garantendo loro maggiori opportunità e una migliore qualità della vita nelle loro comunità.

Un aspetto importante del nostro impegno è rappresentato dal mantenimento di un dialogo aperto e continuativo con le associazioni locali che operano nelle comunità rurali del Niger. Riconosciamo l’importanza cruciale di queste organizzazioni, poiché sono profondamente radicate nelle realtà locali e comprendono le sfide specifiche che le donne devono affrontare quotidianamente. Questo dialogo è essenziale non solo per comprendere meglio la situazione sul campo, ma anche per costruire soluzioni condivise che promuovano un impatto duraturo sul benessere delle donne nigerine.

Il nostro impegno come Italia, attraverso la nostra Agenzia – come sottolineato dalle parole del Capo Missione dell’ Ambasciata d’Italia a Niamey, Roberto Orlando, in chiusura dell’evento- è di continuare a sostenere le donne nigerine nell’accesso alle opportunità formative e lavorative e di agire al loro fianco per un avvenire più paritario e inclusivo.

Ancora una volta, celebriamo insieme la loro resilienza e determinazione!