Bando Affidato OSC FASENDA – AID 013128

 

È online il Bando per l’affidamento della realizzazione dell’iniziativa “Promuovere l’empowerment socio-economico di giovani e donne nelle
filiere agro-silvo-pastorali sostenibili in Ciad (FASENDA) – AID 013128” ad OSC italiane.

L’iniziativa potrà essere realizzata in Ciad, nelle province di Ouaddaï, Dar Sila, Salamat e Moyen-Chari.

Le azioni dovranno essere promosse prediligendo la concentrazione geografica.

 

Lotto UNICO Importo massimo Finanziamento  Importo massimo per progetto
Sviluppo e aumento della redditività dei sistemi produttivi resilienti nelle province di Ouaddaï, Dar Sila, Salamat e Moyen-Chari 2.550.000,00 1.275.000,00

 

La totalità del finanziamento è a carico di AICS e non è richiesto nessun cofinanziamento alle OSC.

La documentazione richiesta per la partecipazione al bando deve essere presentata via PEC entro e non oltre le h.18.00 PM (ora di Niamey) del 28.03.2025.

Ogni richiesta di chiarimento può essere rivolta via PEC entro il 11.02.2025.

Per consultare l’avviso e la documentazione necessaria per partecipare al bando, vi lasciamo alla pagina relativa sul portale Trasparenza AICS

Lancio del primo reparto di Neuropsichiatria Infantile in Niger: un passo importante verso un sistema sanitario più inclusivo

Mercoledì 2 ottobre ha avuto luogo la cerimonia inaugurale del nuovo Padiglione di Neuropsichiatria Infantile presso l’Ospedale Nazionale di Niamey. Questa struttura rappresenta una svolta importante nell’ambito della salute mentale: è infatti la prima del Paese dedicata al trattamento di disturbi neuropsichiatrici e motori in età infantile. Il padiglione è stato realizzato all’interno del progetto “Sviluppo del Programma Nazionale di Salute Mentale in Niger”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e implementato da MEDU – Medici per i Diritti Umani, in partenariato con il Programma Nazionale di Salute Mentale (PNSM) del Ministero della Salute Pubblica del Niger e l’associazione nigerina Alternative Espaces Citoyens (AEC).

Alla cerimonia hanno partecipato il Ministro della Salute, Colonnello Maggiore Garba Hakimi, il Capo Missione dell’Ambasciata d’Italia in Niger, Roberto Orlando, il Direttore della Sede AICS di Niamey, Fabio Minniti, il Generale della Missione Italiana di supporto in Niger, Massimo Marceddu e altri importanti rappresentanti delle istituzioni. L’evento ha ribadito l’importanza della cooperazione tra i diversi attori coinvolti nel sistema sanitario nigerino.

 

Il progetto di MEDU finanziato da AICS

Il progetto “Sviluppo del Programma Nazionale di Salute Mentale in Niger” si propone di affrontare queste sfide in modo sistematico. Finanziato da AICS e implementato da MEDU, l’intervento  mira a migliorare l’accesso ai servizi di salute mentale attraverso la costruzione di nuove infrastrutture, la fornitura di farmaci essenziali e la formazione di personale medico specializzato.

Una delle componenti fondamentali del progetto riguarda la sensibilizzazione della popolazione, con campagne mirate a ridurre la stigmatizzazione legata ai disturbi mentali e a promuovere la consapevolezza. Particolarmente rilevante è l’impegno nella formazione degli insegnanti, che giocano un ruolo cruciale nel riconoscere e gestire patologie come l’epilessia nei bambini. Nelle scuole, oltre alla formazione, il progetto prevede un sostegno per affrontare temi complessi come la salute mentale dei giovani e la prevenzione della tossicodipendenza.

La nuova sala riabilitativa: tecnologie all’avanguardia

Il nuovo reparto di neuropsichiatria infantile dispone di una sala riabilitativa attrezzata con tecnologie all’avanguardia, pensate per rispondere alle diverse esigenze dei pazienti. Tra le dotazioni, troviamo :

  • Pedane regolabili, progettate per accompagnare i pazienti nella riabilitazione del ciclo del passo;
  • Strumenti per il rafforzamento muscolare, mirati a migliorare le capacità motorie dei bambini con disturbi fisici;
  • Attrezzature specifiche per il supporto cognitivo, che permettono ai pazienti di intraprendere percorsi riabilitativi volti a stimolare lo sviluppo neuropsichiatrico.

Queste attrezzature permetteranno ai bambini e agli adolescenti con disabilità motorie e cognitive di ricevere cure personalizzate, supportate da un team di specialisti altamente qualificati. Il reparto rappresenta un importante passo avanti per il sistema sanitario nigerino, promuovendo un approccio integrato alla salute mentale che tiene conto non solo degli aspetti fisici, ma anche di quelli cognitivi ed emotivi.

Un impegno verso l’inclusione

Il lancio di questo nuovo servizio segna l’inizio di un percorso verso un sistema sanitario più inclusivo e resiliente, capace di rispondere alle esigenze della popolazione più vulnerabile, come i bambini e i giovani. Questo progetto rappresenta un segnale tangibile del continuo impegno della cooperazione internazionale per il miglioramento della salute pubblica in Niger, dimostrando, ancora una volta, che la collaborazione tra Paesi può produrre risultati concreti e duraturi.

RCA – Distribuzione di Farmaci Essenziali per un Sostegno Sanitario a Bossemptele

In Repubblica Centrafricana, l’accesso ai servizi sanitari di base rappresenta una sfida quotidiana, soprattutto nelle aree rurali come Bossemptele, nella prefettura di Ouham-Pendé. Per rispondere a questa necessità urgente, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), in collaborazione con l’ospedale Camilliano Giovanni Paolo II di Bossemptele, ha avviato un progetto di distribuzione di farmaci essenziali e pe fornitura di apparecchiature diagnostiche.

Il progetto, finanziato da AICS e sviluppato in sinergia con le autorità sanitarie locali, prevede una fornitura di medicinali indispensabili per trattare malattie endemiche come la malaria e le infezioni respiratorie. Il potenziamento dell’approvvigionamento di farmaci consentirà all’ospedale di rispondere alle emergenze sanitarie senza la necessità di trasferire i pazienti a Bangui, a oltre 300 km di distanza.

Vi lasciamo all’articolo completo qui!

Campagna #16 giorni attivismo contro la violenza di genere

“Garantire diritti è combattere la violenza”

Oggi parte la campagna digitale di questa sede AICS Niamey in occasione dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere.

La campagna si pone l’obiettivo di sensibilizzare, informare e formare il pubblico sui molteplici aspetti legati alla violenza di genere, utilizzando un approccio integrato che combina l’educazione sui diritti fondamentali con l’ispirazione attraverso storie di resilienza e cambiamento. La violenza di genere è un fenomeno complesso e sistemico, radicato in disuguaglianze strutturali, norme sociali discriminatorie e mancanza di consapevolezza dei diritti fondamentali. Per questo motivo, la campagna è stata strutturata in due filoni principali, complementari tra loro, per affrontare il tema in maniera esaustiva e stimolante.

 

Ecco i 3 obiettivi di questi 16 giorni:

 

  • Aumentare la consapevolezza sui diritti fondamentali legati alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere.

 

  • Promuovere una maggiore comprensione delle dinamiche della violenza di genere e delle sue conseguenze sulle vittime e sulla società.

 

  • Ispirare cambiamenti culturali e comportamentali attraverso modelli positivi e storie di successo.

 

Seguiteci!

Campagna #16 giorni di attivismo – Storia dal Niger

Nel nostro filone narrativo e ispirazionale vogliamo dar voce alle storie di donne forti e determinate, che hanno intrapreso un percorso individuale  di crescita e autodeternminazione all’istruzione, alla formazione professionale o alla partecipazione a programmi di supporto economico.

 

Oggi, raccontiamo le storie di Haoua Moumouni Kadri e Souweiba Moussa Belko

Haoua Moumouni Kadri, 21 anni, originaria del Mali alla frontiera col Niger verso Tillabery. A causa dell’insicurezza alimentare e del terrorismo con la famiglia si è trasferita a Niamey in cerca di migliori opportunità.

Souweiba Moussa Belko, 24 anni, migrante di ritorno di nazionalità nigerina. Ha vissuto a lungo a Lomé, in Togo,  dove vendeva abiti e, allo stesso tempo, quando se ne presentava l'occasione, li comprava in loco e veniva in Niger a rivenderli. Attraverso questa formazione vorrebbe stabilirsi definitivamente nel suo paese perché a volte viaggiare è troppo pericoloso. Questa formazione le permetterà di cucire i propri vestiti e modelli e di rivenderli nel suo paese ma anche di insegnare agli altri la sartoria.

 

Quali sono i benefici che hai riscontrato dalla partecipazione all’attività di formazione?

Haoua Moumouni Kadri:

Ho acquisito nuove competenze come padroneggiare la macchina da cucire. Mi sento più sicura, più impegnata, più utile e maggiormente integrata nella comunità per aver incontrato nuove persone. Ho imparato nuove tecniche più professionali mentre prima facevo fatica a realizzare il mio lavoro, cioè l'attività di sartoria che già svolgevo da casa. Ora potrei mettere a frutto ciò che ho già imparato, pensando di creare una mia attività con molta più convinzione, senza stress o troppi dubbi. Ora sento la differenza, che potrei semplicemente lanciarmi ed iniziare.

Souweiba Moussa Belko:

All'inizio mi sentivo senza speranza all'idea di non aver frequentato la scuola o continuato i miei studi. Pensavo che quando una persona non ha frequentato la scuola non ha alcuna possibilità di diventare qualcuno nella comunità. Mi sono sentita una persona con meno valore, privata di qualcosa e questo è ciò che la nostra società pensa di chi non è andato a scuola. 

Invece questa formazione mi ha dato una nuova speranza di essere utile a me stessa e alla comunità e allo stesso tempo ho imparato che anche senza aver potuto studiare ci si può realizzare nella vita e avere un’attività che ti aiuta e che può diventare una passione. Questo apprendistato nella sartoria mi ha permesso di proiettarmi nel futuro e di immaginarmi già a capo di un'atelier di cucito. Perché ho imparato a cucire meglio e intendo in futuro proporre correttamente i miei modelli e le mie innovazioni nel campo della sartoria.

Secondo te, quanto è importante per una donna poter contare su un’indipendenza economica per far valere i propri diritti e migliorare la propria posizione nella società?

Haoua Moumouni Kadri:

Innanzitutto per se stessa, poi per i suoi cari, per la sua famiglia e allo stesso tempo la donna partecipa direttamente o indirettamente allo sviluppo del suo Paese. Quando una donna sarà autonoma si sentirà o si vedrà coinvolta nelle decisioni sociali, negli organi decisionali, che si tratti della famiglia, della comunità, o anche del Paese in generale, e in quelli che riguardano tutta la vita politica, socio-economica del suo ambiente, della sua città e del suo paese in generale. Soprattutto oggigiorno, quando non sei finanziariamente indipendente non sei coinvolta nel processo decisionale familiare, comunitario o regionale. E quando le donne sono autonome possono influenzare il processo decisionale a favore delle loro coetanee realizzando il cambiamento che ritengono utile per il buon funzionamento e lo sviluppo del loro Paese.

Soweiba Moussa Belko:

È importante che una donna sia autonoma poiché anche le donne hanno delle potenzialità da mostrare tanto quanto gli uomini. Vale a dire che tutto ciò che può fare un uomo lo potrebbe fare anche una donna se non la si esclude, ad esempio in una riunione familiare può fornire consigli, idee e strategie che possono essere utili nel processo decisionale.

Le donne possono partecipare ad attività di pubblica utilità come la cura della salubrità e dell’igiene nella loro comunità. Quando la donna è finanziariamente indipendente, ad esempio, è più affettiva degli uomini e può aiutare l'intera popolazione indipendentemente dal sesso, perché ci sono molte donne capofamiglia. Può anche aiutare le sue amiche, la sua famiglia. Dare più autonomia alla donna significa avviare lo sviluppo di una società e garantire il rispetto dei diritti delle donne in un contesto socio-economico in cui le donne sono gravemente emarginate e che va cambiato perché amplia ulteriormente le disuguaglianze.

 

Entrambe hanno partecipato alle formazioni previste all'interno del progetto Re.Mi. : Reti per la migrazione sicura: società civile, diritti, servizi, lavoro, finanziato dall' Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e implementato da Nexus Emilia Romagna. 

Ringraziamo Nexus per aver partecipato alla campagna dei 16 giorni e per tutte le attività che porta avanti in favore delle donne, ragazze e persone più vulnerabili.

 

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