Missione AICS in Ciad – Gennaio 2025: Rafforzare lo Sviluppo e l’Aiuto Umanitario

Tra il 22 e il 28 gennaio 2025, l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ha condotto una missione strategica in Ciad che ha visto la partecipazione di funzionari ed esperti della Sede centrale, della Sede di Niamey e dell’ufficio programmi di Yaoundé, responsabile per il Paese. La missione ha rappresentato un'importante occasione di confronto e monitoraggio delle iniziative italiane in corso, con l'obiettivo d verificare le priorità strategiche della cooperazione italiana in Ciad, Paese divenuto prioritario a partire dal 2024.

Attività della Missione: incontri istituzionali e con le OSC

La missione ha incluso diverse attività di rilievo:

  • Incontro con il Ministero della Salute Dr. Abdelmadjid Abderahim: un confronto con le autorità locali per discutere le collaborazioni in corso e le future sinergie nel settore sanitario.
  • Visite a progetti a N'Djamena, comparto ordinario e umanitario: il team ha monitorato gli interventi in corso, in particolare quelli rivolti alle popolazioni più vulnerabili della capitale nei settori della salute per quanto riguarda il comparto ordinario e sicurezza alimentare e salute nutrizionale per quanto riguarda il canale umanitario
  • Presentazione del bando OSC “FASENDA”: il bando mira a promuovere l’empowerment socio-economico di giovani e donne nelle filiere agro-silvo-pastorali sostenibili nelle province di Ouaddaï, Dar Sila, Salamat e Moyen-Chari. Il progetto intende valorizzare i sistemi produttivi locali attraverso:
  • Maggiore accesso alla terra e gestione sostenibile delle risorse naturali;
  • Incremento della produzione agroalimentare mediante tecniche agro-ecologiche;
  • Rafforzamento delle capacità produttive e commerciali delle imprese locali.

Per maggiori informazioni vi lasciamo alla pubblicazione PAT del bando 

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Monitoraggio dei Progetti a N’Djamena e nel Sila del comparto umanitario

La missione ha ribadito l'importanza delle iniziative avviate dalla Cooperazione Italiana, che rispondono alle reali necessità del Ciad. Oltre al consolidamento del sostegno ai settori della salute e dello sviluppo rurale, sono stati raccolti dati essenziali per la pianificazione di future azioni, con un'attenzione particolare alle fasce più vulnerabili della popolazione.

Un focus specifico è stato dedicato all’ambito umanitario, con la visita ai progetti in corso nell’ambito del programma di aiuto umanitario e fragilità, sotto la supervisione della Vice Direzione Tecnica dell’AICS di Niamey.

Precedentemente, si è tenuta una consultazione con le OSC italiane presenti in Ciad, sia in presenza che in remoto, per preparare la pubblicazione della Call for Proposals nell’ambito dell’Iniziativa binazionale di emergenza AID 012855/01/0. Questa iniziativa risponde alla crisi alimentare e nutrizionale che colpisce le popolazioni vulnerabili della fascia saheliana in Camerun e Ciad. L'incontro ha permesso di raccogliere contributi essenziali dalle OSC per perfezionare l’approccio metodologico dell’intervento.

Vanno infine ricordati gli incontri con le rappresentanze in loco di UNHCR e PAM, i cui recenti finanziamenti italiani contribuiranno, per un verso, alla rilocalizzazione di popolazioni di alcuni siti lungo la frontiera ciadiano-sudanese e, dall’altro, promuovono la resilienza in ambito agricolo. Durante detti incontri i rappresentanti dell’Alto Commissariato e il Programma onusiano non hanno mancato di sottolineare lo straordinario approccio delle autorità locali nei confronti degli sfollati, richiedenti asilo, returnees in una logica di accoglienza nonché il cambiamento metodologico delle agenzie delle nazioni Unite per tenere in conto le esigenze delle comunità ospitanti.

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Monitoraggio dei Progetti a N’Djamena e nel Sila del comparto umanitario

 Il team AICS ha effettuato visite di monitoraggio nell’ambito dell’Iniziativa AID 012633/01/0, “SA-RES: Risposta all'Emergenza e Sostegno alla Resilienza delle Popolazioni Vulnerabili della Fascia Saheliana di Camerun e Ciad”, includendo:

  1. Progetto ACRA – Una strategia sostenibile per le popolazioni vulnerabili di N'Djamena: un’iniziativa volta a rafforzare la resilienza delle comunità cittadine agli shock agro-climatici e all’insicurezza alimentare, con un focus sui rifugiati centrafricani.
  1. Progetto COOPI – Aleawdat 'iilaa almadrasa/Ritorno a Scuola: risposta ai bisogni delle popolazioni vulnerabili e dei bambini e delle bambine descolarizzati-e nella regione del Sila”,  un programma per migliorare l'accesso all’istruzione dei bambini vulnerabili e descolarizzati nel Sila, specialmente quelli colpiti dalla crisi sudanese. Tra le attività principali, la riabilitazione delle scuole e la creazione di ambienti di apprendimento sicuri.
  1. Visita al sito di rifugiati di Zabout: il team ha verificato le strutture e le attività umanitarie in corso, in collaborazione con l’UNHCR.

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Conclusioni e Prospettive Future 

La missione ha potuto verificare la qualità delle iniziative finanziate dall’Agenzia, che contribuiscono a rispondere alle diverse crisi del Ciad e alle sue fragilità strutturali. Oltre al consolidamento del sostegno ai settori della salute e dello sviluppo rurale, sono stati raccolti dati essenziali per la pianificazione di future azioni, con un'attenzione particolare alle fasce più vulnerabili della popolazione.

L’approccio integrato, che cerchiamo di promuovere – attraverso partenariati con le Agenzie delle Nazioni Unite e le Organizzazioni non governative - combina interventi di emergenza e sviluppo a lungo termine, si allinea alle priorità del governo ed è fondamentale per affrontare le sfide socio-economiche e umanitarie del Ciad.