19 Agosto 2024: Giornata Mondiale dell’Aiuto Umanitario

La Giornata Mondiale dell’Aiuto Umanitario 2024, che si tiene dal 2009 ogni 19 agosto, sarà incentrata sul tema #ActForHumanity. Questo tema richiama l’attenzione sull’urgenza di proteggere sia i civili che i lavoratori umanitari nei contesti di conflitto, evidenziando le frequenti violazioni del Diritto Internazionale Umanitario. La campagna punta a sensibilizzare sull’impunità di chi perpetra violenze contro chi fornisce assistenza, sottolineando l’importanza di rispettare le norme di guerra e di perseguire i responsabili.

La giornata è anche un’occasione per riconoscere il coraggio e l’impegno dei lavoratori umanitari, che operano in condizioni spesso estremamente pericolose per aiutare le popolazioni vulnerabili. È un momento per onorare il loro lavoro e per promuovere una maggiore consapevolezza e supporto agli sforzi umanitari a livello globale.

AICS è attiva nei Paesi di intervento di questa sede con programmi e azioni umanitarie in tema di salute, sicurezzaalimentare, protezione delle popolazioni vunerabili colpite da instabilità politica e sociale, rischi climatiche e ambientali. Tutto questo è possibile anche grazie all’azione degli operatori umanitari partner dell’Agenzia che lavorano con impegno e coraggio in condizioni e situazione spesso critiche e complesse.
Per far conoscere meglio l’azione umanitaria di dell’Agenzia questa settimana pubblicheremo storie e immagini da progetti implementati dalle OSC in Niger, Camerun e Ciad.
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Azione Contro la Fame in Camerun con il progetto PROSEREC-LB – Programma integrato di sicurezza nutrizionale e protezione per il rafforzamento della resilienza delle comunità vittime della crisi in Logone-Birni.

Il comune di Logone Birni, situato nel nord del Camerun lungo il fiume Logone, è ricco di risorse ittiche e agricole e ospita diverse etnie, tra cui gli arabi Choa, i Kotoko e i Mousgoum. Tuttavia, la regione ha vissuto un decennio difficile, segnato da conflitti intercomunitari che hanno raggiunto il culmine nel 2021, causando numerose vittime e danni materiali.

Di fronte a queste crisi, l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo ha sostenuto il consorzio Azione contro la Fame e il Conseil Danois pour les Réfugiés, nonché i suoi partner locali ASOL e TAMMOUNDE, nell'attuazione dell'ambizioso progetto multisettoriale intitolato "Programma integrato di sicurezza nutrizionale e protezione per il rafforzamento della resilienza delle comunità vittime della crisi in Logone-Birni" (PROSEREC-LB), con l'obiettivo di migliorare il benessere e la resilienza delle persone più vulnerabili colpite dalla complessa crisi di Logone-Birni, rafforzando la coesione sociale e il processo di costruzione della pace, nonché le condizioni di sicurezza alimentare e nutrizionale delle famiglie vulnerabili.

Mercoledì 31 luglio 2024 ha segnato il lancio ufficiale di PROSEREC-LB nella Salle des Actes del comune di Logone Birni. Presieduto dal 2° Vice Prefettura del Dipartimento di Logone e Chari, HALALA Simon, il workshop ha riunito il Sindaco del comune di Logone Birni, autorità tradizionali e religiose, rappresentanti di giovani, donne e persone con bisogni speciali, nonché attori umanitari della zona. Le reazioni entusiaste e le domande pertinenti dei partecipanti hanno testimoniato l'importanza e la particolare attenzione riservata al progetto.

Per Abakar Brahim, sindaco di Logone Birni, questo progetto "arriva al momento giusto", perché arriva a "risollevare il morale di tutta la popolazione di Logone Birni" dopo la crisi.

PROSEREC-LB prevede di sostenere 11.680 beneficiari, tra cui 2.314 sfollati interni, 8.349 membri delle comunità ospitanti e 1.017 rifugiati. Di questi, 818 p rappresenta una speranza per Logone Birni, un simbolo di resilienza e solidarietà in una regione duramente colpita. Questo progetto vuole rappresentare una speranza per Logone Birni, un simbolo di resilienza e solidarietà in una regione duramente colpita. Grazie alla collaborazione di tutti gli attori coinvolti e al forte impegno della comunità, questo programma potrebbe diventare il catalizzatore per la rinascita di un comune così vitale per i suoi abitanti.

ACRA in Ciad con il progetto “Una strategia sostenibile per le popolazioni vulnerabili di N’Djamena: azioni multisettoriali per prevenire le crisi alimentari e climatiche”

La Cooperativa di Djourmai - Foureya è costituita da un gruppo di donne agricoltrici attive nel 9° arrondissement della città di N’Djamena in Ciad. Le 89 donne che compongono la cooperativa si occupano della coltivazione di vari ortaggi su un sito orticolo destinato alla produzione e all’autoconsumo o vendita sui mercati locali.

Nella città di N’Djamena l’attività orticola urbana rappresenta infatti una fonte di sostentamento importante per i produttori locali, i quali soffrono tuttavia della mancanza di competenze tecniche appropriate per la diversificazione dei prodotti orticoli e per l’implementazione di buone pratiche agro-ecologiche.

Congiuntamente ad altri due gruppi di agricoltori, il progetto prevede di sostenere la cooperativa attraverso formazioni in agro-ecologia e tecniche di coltivazione resilienti, fornendo ai beneficiari le competenze e gli strumenti necessari per la selezione e impiego di sementi locali e per la produzione di alimenti sani e ad alto valore nutrizionale.

L’appoggio alla Cooperativa rientra nelle azioni portate avanti da ACRA nel quadro del progetto “Una strategia sostenibile per le popolazioni vulnerabili di N'Djamena: azioni multisettoriali per prevenire le crisi alimentari e climatiche” AID 12633, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e implementato da ACRA in partenariato con il Comune di N’Djamena, con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza alimentare e nutrizionale della popolazione della città e di sostenere la sua capacità di prevenzione degli effetti degli shock agro-climatici.